considerazioni del d.t. magliazzurra trial Andrea Buschi

considerazioni del d.t. magliazzurra trial Andrea Buschi

La mia prima volta….

Ci sono momenti bui nella vita che una persona non immagina e tantomeno vorrebbe vivere, solo un anno fa' il pensiero di commemorare la scomparsa di un amico e compagno di svariate avventure sportive neppure mi sfiorava ma purtroppo il destino non regala anticipazioni.

Eccomi allora disposto ad accettare con entusiasmo l'invito dell'amico Cassio e di quel diavolo di Burro Buzzoni a partecipare alla cavalcata commemorativa proprio del grandissimo Diego Bosis, nella sua Moio dè Calvi in Alta Val Brembana.

La località di Moio tra l'altro per un curioso incrocio del destino, oltre ad essere la mia prima Mulatrial, fu teatro nell'aprile 1985 della mia prima vittoria nel campionato regionale cadetti 125, pronto quindi con Mauro Poli, per questa occasione compagno d'avventura, al via di quella che è stata poi una straordinaria esperienza.

Già dalla prima hard si poteva capire che il percorso avrebbe richiesto un notevole impegno, infatti una lunga salitona su rocce viscide era il biglietto da visita della manifestazione. Il resto è stato un lungo susseguirsi di lunghe risalite sempre caratterizzate dal fondo viscido e dalle onnipresenti radici che costringevano ad una guida attenta e precisa degna certamente di un agonista di buon livello, curioso poi trovarsi a percorrere vallate dalle diverse tipologie di roccia, da quella più porosa di Moio a quella bianca “bastardamente liscia” del finale verso Piazza Brembana.

Detto del percorso sul quale ovviamente mi sono divertito ad apprezzarne la difficoltà, a proposito con la sosta di mezzora al ristoro ci abbiamo messo quattro ore con un ritmo decisamente elevato ed un paio di stop forzati, sono rimasto stupito dalla massiccia presenza di partecipanti, infatti mai mi è capitato di vedere tante moto da trial su un percorso.

Questo aspetto mi ha aperto gli occhi su un mondo sommerso perlomeno a chi come me è abituato a vivere il Trial solo come agonismo; una curiosità per i più giovani che si affacciano al mondo agonistico, una trentina d'anni fa quando iniziai a correre le gare erano costruite su trasferimenti molto simili al percorso affrontato domenica, ovviamente con un chilometraggio che non andava per regolamento oltre i 20 Km, ma decisamente dello stesso taglio!

Che dire, bello sapere che il Trial non è solo quello dei soliti noti ma invece è un mondo più grande variopinto e pittoresco per alcuni versi, ma certamente molto genuino e spontaneo…animato da quella passione che alle volte penso con rammarico non essere sempre presente nell'ambiente agonistico. Approfitto quindi per complimentarmi con gli organizzatori di questo bellissimo evento e soprattutto con quei quattrocento straordinari appassionati TRIALISTI che con spirito d'avventura e tanto coraggio hanno affrontato a detta di tutti una della più difficili Cavalcate mai organizzate….BRAVI!!!!!

Ecco questo è brevemente a caldo quanto vissuto domenica con grande trasporto e piacere, nonostante a dirla tutta, la mia estrazione agonistica mi ha portato ingenuamente a sottovalutare il consumo di miscela e senza il mio compagno di viaggio Mauro avrei spinto da Piazza Brembana a Moio….!

Un saluto,

Andrea Buschi

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